Spesso il Rubino è accostato alla saggezza, al potere e al desiderio; tante volte, dato il suo colore rosso, è accostato ad amore e passione.
Ratnaraj è l’antico nome Sanscrito che significa re delle Pietre Preziose da cui deriva l’attuale nome.
Giobbe, nella Bibbia, disse che “La saggezza è più preziosa dei Rubini”. Questo ben ci fa comprendere da quanto tempo questa Gemma fosse considerata sacra ed associata alla virtù della saggezza.
Il Rubino è la Gemma di Luglio e del quindicesimo anniversario di nozze. Da secoli, è sempre presente in tutte le migliori collezioni imperiali di Gioielli; infatti è una Gemma molto indossata nell’alta società.
Può dettare i più alti prezzi per carato di tutte le pietre colorate. In un’asta di Sotheby’s del 1988, un Rubino di 16 carati ha raggiunto la cifra di 227.000 dollari al carato, superando allegramente un totale complessivo di 3 milioni di dollari.
Nel dicembre 2011 l’intera gioielleria di Elizabeth Taylor, che comprendeva svariati Rubini, finì all’asta da Christie’s. Un anello di questa magnifica collezione, con Rubino centrale di 8,24 carati, infranse tutti i record di allora spuntando l’astronomica cifra di 512,925 dollari al carato.
Il Corindone è un Ossido di Alluminio che si forma in rocce con abbondante presenza di Alluminio ed Ossigeno e con una bassa presenza di Silicio.
Nella sua forma pura il Corindone è senza colore, ma gli elementi cromofori quali il Cromo possono colorarlo di rosso. Quanto più Cromo è presente nella Gemma, tanto più il colore del Rubino sarà saturo e tanto più la sua fluorescenza sarà soft.
Il più classico degli esempi di color Rosso Piccione proviene dal Sunrise Ruby, il più costoso Rubino della storia, comprato a Maggio del 2015 da un anonimo per “soli” 30 milioncini di dollari.
Anche il Liberty Bell Ruby sarebbe un bellissimo esempio di Rubino rosso piccione se solo si sapesse dove è finito. Nel 2011 è stato rubato in un blitz armato ben orchestrato e bisogna dire che è stato un colpo da fini intenditori, perché era anche il Rubino qualità Gemma più grande mai scavato.
A Mogok, in Myanmar, ex Birmania (Burma), il Rubino si forma nel Marmo. Sono le numerose piogge annuali ad erodere la montagna e a trasportare i sedimenti nelle zone alluvionali. La miniera vanta attrezzature piuttosto moderne, ma ultimamente riesce a dare alla luce poche Pietre belle. Tra l’altro, l’esatto numero di Gemme attualmente estratte non si potrà mai sapere, dato il cospicuo numero di contrabbandieri.
Oltre al contrabbando, quando si parla di Rubini, bisogna fare attenzione anche alle imitazioni. Infatti, balza subito in mente il Rubino-non Rubino più famoso della storia, tagliato a cabochon irregolare… ebbene si, stiamo parlando del Black Prince’s Ruby: 170 carati di Spinello (la Gemma Spinello), da sempre creduto Rubino, montato in uno dei più antichi pezzi della Crown Jewels of the United Kingdom.
Quindi non fu solo Cleopatra a prendere il pacco con i Peridoti supposti Smeraldi, ma ben peggio hanno fatto tutti i regnanti britannici che dal 1367, cioè dai tempi di Edward Woodstock (the Black Prince),fino al 1900 circa, hanno indossato uno Spinello credendolo Rubino.
Molte volte, il cristallo di Rubino appare in forma tabulare di prisma esagonale e costringe i tagliatori a tagli sottili, spesso Ovali o Cushion; a volte appare in forma piramidale o bipiramidale.
I tagli quali Pera, Trillion, Smeraldo e Marquise di solito si applicano per Pietre di qualità veramente al top.
Per il fatto di appartenere alla famiglia dei Corindoni, il Rubino possiede una notevole durezza e quindi si può tranquillamente montare in anelli con prong setting, in trilogy, in anniversary band, in solitari ed in illusion settings.
Fantastica è l’accoppiata Rubino Tanzanite, che nel 2011 ha ammaliato tutti gli esperti del settore, i quali l’hanno definita accoppiata dell’anno.
Spesso i Rubini sono stati utilizzati al posto dei Diamanti per impreziosire i magnifici orecchini Tappabuchi (stud earrings), sempre originali e di notevole effetto. Non di rado, sono stati utilizzati come ornamento agli orecchini pendenti (drop earrings), dando vita alle più fantastiche e sexy creazioni artistiche.
Oltre alla leggendaria fonte di Mogok, ricordiamo Mong-Hsu, sempre in Myanmar, che rimane la fonte maggiore al mondo di Rubini commerciali. Purtroppo le condizioni politiche non permettono di capire quanto potrà essere sfruttata ancora questa fonte.
I Rubini Pailin, nella vicina Cambogia, sono identici a quelli Thai, giacché si trovano nella stessa area geografica, quindi sono generalmente scuri.
I Rubini in Sri Lanka sono una piccola parte confronto al numero di Zaffiri prodotti in questa isola.
Il più importante deposito di Rubini Keniani è a Tsavo-West National Park; due miniere in particolare sono famosissime: Penny Lane Mine e John Saul Mine; si calcola che per 20 anni ancora potranno essere sfruttate.
I depositi in Tanzania sono locati nella famosissima Umba River Valley: Morogoro, Longido, Lossogonoi, Tunduru.
In Madagascar, nazione famosa per gli Zaffiri, due depositi hanno avuto un impatto micidiale sul mercato mondiale: Vatomandry e Andilamena.
E per ultimo, ma assolutamente non ultimo il Vietnam, con la miniera di Luc Yen, ritenuta da molti la più promettente miniera di Rubini di alta qualità dell’era moderna.